Deformazioni craniche artificiali
Bizzarro Bazar
Abbiamo giĆ parlato (in questo articolo) dellāantica usanza cinese di deformare i piedi femminili tramite fasciature per motivi estetici. Altri tipi di deformazioni artificiali possono ancora oggi avvenire per motivi di sostentamento economico: pensiamo in particolare ad alcune terribili pratiche di deformazione del bambino nei paesi del Terzo Mondo (e non solo) che rendono i piccoli invalidi a vita ā e quindi piĆ¹ adatti a suscitare pietĆ ed elemosine. Un tempo cāerano poi i famigerati ComprachicosĀ (ācompratori di bambiniā), immortalati da Victor Hugo nel suo romanzo LāUomo che ride, che sfiguravano i bambini per assicurare un buon tornaconto nelle fiere e nelle esibizioni di stranezze umane. Altro esempio letterario sul tema ĆØ la splendida novella di Maupassant La madre dei mostri, nel quale una diabolica donna porta busti strettissimi durante la gravidanza per ottenere figli deformi da vendere al circo.
Ma nella maggior parte dei casi, proprio come avveniva per il loto dāoro in Cina, la modificazione del corpo in tenera etĆ era estremamente importante soprattutto a livello sociale, perchĆ© poteva denotare lo status e la provenienza del bambino. Ed ecco che arriviamo allāargomento centrale di questo articolo: la deformazione del cranio.
Quello che i cinesi facevano ai piedi delle donne, molti altri facevano alle teste dei loro bambini.
Nelle culture primitive, e non soltanto, la modificazione corporale ĆØ intimamente connessa con lāappartenenza a una determinata societĆ . CosƬ la fasciatura della testa divenne per un certo periodo una pratica fondamentale per garantire al proprio figlio una posizione sociale influente.
La casistica di queste deformazioni si compone normalmente di teste allungate, teste schiacciate, teste coniche o sferiche. Il comune denominatore ĆØ la restrizione della normale crescita delle ossa del cranio durante le primissime fasi della formazione, quando le ossa sono ancora soffici, tramite diversi strumenti: ad esempio, per ottenere un figlio dalla testa allungata occorreva farlo crescere con due pezzi di legno saldamente legati ai lati del capo, in modo che il cranio si sviluppasse verso lāalto. Per avere una testa completamente rotonda occorreva stringerla in forti giri di stoffa.
I primi a utilizzare questo tipo di pratiche di modificazione corporale permanente sembra fossero gli antichi Egizi (infatti Tutankhamen e Nefertiti avevano la testa oblunga), ma alcuni studi indicano che forse anche gli uomini di Neanderthal, vissuti 45.000 anni prima di Cristo, potrebbero averne fatto uso. Nel 400 a.C. Ippocrate scrisse di abitudini simili riferendosi a una tribĆ¹ che aveva denominato āi Macrocefaliā. Congo, Borneo, Tahiti, Samoa, Hawaii, aborigeni australiani, Inca e Maya, nativi Americani, Unni, Ostrogoti,Ā tribĆ¹ Melanesiane: ai quattro angoli del globo le tecniche differivano ma lāobiettivo era lo stesso ā assicurare al bambino un futuro migliore. Le persone con una testa allungata, infatti, venivano ritenute piĆ¹ intelligenti e piĆ¹ vicine agli spiriti; non soltanto, erano immediatamente riconoscibili come appartenenti ad un determinato gruppo o tribĆ¹. CosƬ, piĆ¹ o meno a un mese dalla nascita, i bambini cominciavano a venire fasciati fino circa allāetĆ di sei mesi, ma talvolta oltre lāanno di etĆ .
Non ĆØ escluso che queste pratiche avessero altri tipi di valenze ā magiche, mediche, ecc. Lascia interdetti scoprire che in Francia la fasciatura della testa durĆ² addirittura fino al 1800: nellāarea di Deux-Sevres, si bendavano le teste dei bambini dai due ai quattro mesi; poi si continuava sostituendo il bendaggio con una sorta di cesto di vimini posto sulla testa del bambino, e rinforzato con filo di metallo mano a mano che il ragazzo cresceva.